Il CEA organizza la tradizionale gita in Riviera, scegliendo quest’anno la splendida Finale Ligure.
Gli escursionisti potranno scoprire l’affascinante entroterra delle falesie finalesi, che uniscono la selvaggia bellezza delle loro pareti calcaree a numerosi monumenti storici e artistici.
L’escursione parte dal villaggio medievale di Finalborgo interamente circondato da mura. Attraversando i suoi vicoli arriveremo alla salita acciottolata della strada Beretta, o della Regina, che condurrà al forte secentesco di Castel San Giovanni dominante il paese. Da qui imboccheremo un sentiero nella macchia mediterranea per sbucare di fronte alla Torre dei Diamanti del Castel Gavone, antica residenza dei Marchesi di Finale.
Seguendo una sterrata tra gli ulivi raggiungeremo Perti, piccolo borgo raccolto attorno alla romanica Chiesa di S.Eusebio. Superati i primi 140 metri di brusco dislivello, il percorso si snoderà tranquillo e in piano lungo una strada chiusa al traffico per addentrarci nella Val Urta, stretta tra le falesie della Rocca di Perti e del Bric Scimarco. Costeggeremo la sorprendente chiesa dei Cinque Campanili, rinascimentale in stile bramantesco, isolata tra vigneti e orti, per giungere al piccolo borgo di Casa Valle.
Qui comincerà un sentiero più impegnativo in salita che con una breve deviazione ci condurrà alla Grotta dell’Edera che può essere osservata dall’alto della sua volta sfondata in un paesaggio di rara bellezza.
Riprenderemo la mulattiera per raggiungere uno scollinamento per scoprire i resti dell’antico Castrum bizantino su un piano protetto dalle incursioni saracene grazie alle inaccessibili falesie. Splendido il panorama su Finalborgo e le falesie della Valle dell’Aquila, con la possibilità di vedere le capre selvatiche che dominano questi aspri rilievi. La piccola cappella di Sant’Antonino è il centro del Castrum con una bella cripta romanica. Proseguiremo sul versante della Valle dell’Aquila ai piedi delle falesie frequentate dai climber fino alle torri calcaree dei Tre Frati.
Da qui torneremo verso la Val Urta e l’ameno Pianmarino (sosta pranzo al sacco in un bel prato tra castagni e macchia mediterranea). Ripreso il sentiero della Regina, con una breve deviazione sul fianco del Montesordo, visiteremo la Grotta Pollera con un bell’arco naturale presso l’ingresso. Per chi fosse interessato è possibile esplorare la vasta sala d’ingresso della grotta (portare lampada frontale o torcia).
Concluderemo l’escursione in un’osteria con veranda tra gli ulivi ai piedi del Castel Gavone, con una merenda a base di affettati, farinata e pizzette cotte nel forno a legna (opzionale, pasto non incluso nel prezzo della gita). Sarà possibile inoltre visitare la bella cripta romanica della chiesa di Sant’Eusebio, aperta appositamente per il nostro gruppo.
Per i soci che non fossero interessati all’escursione, sarà possibile visitare il Borgo medievale e recarsi successivamente a piedi a Finalmarina (1,5 km) per godersi il lungomare, oppure farsi lasciare dal pullman direttamente alle spiagge di Finalmarina. Nel caso non si optasse per queste ultime soluzioni, rinunciando all’escursione in montagna, si rammenta il CEA si limiterà al semplice trasporto dei gitanti senza nessuna tutela durante la permanenza del partecipante a Finale.
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