C.E.A. Club Escursionisti Arcoresi
Via IV Novembre 9, 20043 Arcore (MB); tel. 0396012956; cell. 3479471002; e-mail cea-arcore@libero.it; web www.cea-arcore.com


PARCO D'AVETO

MONTE MAGGIORASCA 1804m,
MONTE BUE 1771m, MONTE NERO 1752m

8 maggio 2011


 
  foto 1   INFORMAZIONI E CONDIZIONI  
Mezzo trasporto: PullmanDislivello: 500 m
Difficolta: ETempo Totale del Giro: 4 ore circa
Adesioni: fino al 3 MaggioEquipaggiamento: Media Montagna
Punto ritrovo: Parcheggio FS ArcoreAccesso auto: Arcore - Parma - Bedonia - Passo del Tomarlo
Orario: 7:00Prezzi: 17€ soci
19€ non soci
 
  • Iscrizione: presso la nostra sede
  • Minorenni con obbligo di accompagnatore (un genitore o chi ne svolge le veci).
  • RISCHI: con l'iscrizione alla gita il partecipante dichiara esplicitamente l'accettazione integrale e senza riserva del "REGOLAMENTO GITE. Pertanto il partecipante solleva esplicitamente il C.E.A., gli organizzatori e gli accompagnatori da qualsiasi responsabilità derivante da eventuali incidenti e/o infortuni occorsigli prima, durante e dopo lo svolgimento della gita. Inoltre i coordinatori si riservano l'insindacabile decisione di apportare in qualsiasi momento modifiche al programma per motivazioni tecniche, organizzative e/o di sicurezza.
 
  DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO   IMMAGINI  

Dal Passo del Tomarlo (1458 m) si sale in direzione Nord, per un sentiero (segnavia: due bolli gialli) che dapprima segue la costiera, portandosi quindi in un caratteristico avvallamento. Riguadagnato il crinale, per lo più boscoso, si sale ad una stretta terrazza, dove ci si inserisce in un altro sentiero (segnavia: croce gialla). Lo si segue a destra, alle fiancate del Monte Croce Martincano; attraversata una radura acquitrinosa, ci si porta nella valletta boscosa compresa fra la Rocca del Prete e il Monte Maggiorasca da dove si volge a destra e, aggirando i dirupi che la sostengono, si rimonta la mal definita costiera che porta alla vetta. (1804 m,1 ora)
Dalla vetta del Monte Maggiorasca (cima più alta dell’Appenino Ligure) si scende oltre la sella piegando a destra, in direzione del vicino Monte Bue, prossima tappa, che la stazione della cabinovia e il rifugio, purtroppo ormai fatiscenti, rendono inconfondibile.
In poco più di 5 minuti si supera un prato intermedio in falso piano, poi si gira a sinistra lungo un'evidente discesa fino ad arrivare alla base della salita che, un po' a destra, sale rettilinea fino al Monte Bue; a sinistra, come riferimento, la larga pista che scende a Prato Cipolla.
Altri 5 minuti e la cima del Monte Bue (1771 m) è raggiunta; si prosegue, lasciando a sinistra le costruzioni, e si arriva al grande prato in pendenza che si restringe fino a rimanere comunque una larga pista tra due boschetti. I segnavia, ora biancorossi, sono sempre presenti, ma la struttura del terreno e il Monte Nero davanti a sé li rendono superflui. In qualche minuto si arriva a un altro grande prato, nel punto più basso del raccordo tra Bue e Nero: un cartello del CAI nel suo mezzo indica che per il Monte Nero bisogna andare dritto (sentiero 003), mentre per il Lago Nero occorre andare a sinistra (001); Si procede dunque dritto, cominciando subito a salire sul crinale, del quale si raggiunge una prima vetta. Poi, con altri 10 minuti abbondanti, si è sulla sommità del Monte Nero (1752 m), da dove si domina il sottostante lago; i metri finali richiedono una certa attenzione.
Dalla cima del Monte Nero si prosegue in direzione Nord-Est sempre seguendo il sentiero 003, si perde quota abbandonando i pini mughi entrando in un faggeto. Ad un bivio si incontra il sentiero 001 proveniente dal Lago Nero, lo si segue ed in pochi minuti si arriva al Passo dello Zovallo.

foto 2

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  FOTO DELLA GITA   RELAZIONE DELLA GITA  
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