Il nostro itinerario in questa zona ci porta a visitare i tre principali Orridi e le Marmitte dei Giganti: l'Orrido Sud (il più spettacolare, lungo circa 200 metri e profondo fino a 30 metri) l'Orrido di Nord-Est ( lungo circa 100 metri e molto stretto in alcuni punti) e il più modesto Orrido Ovest. Tecnicamente gli orridi sono il risultato dell'azione di erosione del ghiacciaio: le spinte dinamiche del lento ma inesorabile movimento verso il fondo valle e lo scorrere vorticoso dei torrenti subglaciali, che trascinavano nelle loro acque di scioglimento sabbie, detriti e rocce, furono tanto potenti da spaccare e modellare la roccia in questo tratto di valle creando paesaggi straordinari: forre profondissime, stretti passaggi quasi labirintici, strapiombi di decine di metri, conche e piscine naturali, cascate improvvise e giochi d'acqua inaspettati. A Baceno il sentiero prende avvio a lato dell'antica chiesa di San Gaudenzio e discende in mezzo al bosco, affiancato da alte pareti rocciose, per condurre in circa mezz'ora (al primo bivio tenere la direzione Verampio) in località Maiesso dove si possono ammirare, lungo il corso del fiume Toce, le cosiddette 'marmitte dei giganti' le sponde rocciose investite dalla vorticosa corrente subglaciale, sono state scolpite come fossero morbida argilla, dando luogo a forme semicircolari. Di qui torniamo poi sui nostri passi e ci dirigiamo verso l'Orrido Sud. Si cammina agevolmente su un fondo pianeggiante e asciutto, creato dai depositi dei torrenti (che ora seguono un diverso corso), Proseguiamo per l'Orrido di Nord-Est attraverso un ampio pianoro dove si trova l'Oratorio di Santa Lucia e alcune caratteristiche case in pietra . Il sentiero che conduce infine all'Orrido di Nord-Ovest è piuttosto stretto, ma reso più sicuro da corde fisse (potrebbe creare però qualche problema a chi soffre di vertigini). Si ritorna poi a Baceno ridiscendendo sul sentiero iniziale.
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