Dall’abitato di Dascio (indicazioni per San Fedelino) seguiamo la strada che diventa acciottolato e arriviamo al belvedere del Sasso di Dascio (277 m) ove sorge una cappella degli Alpini. Incontriamo il bivio con la strada per Albonico, noi proseguiamo dritti, passiamo da Case Borzi (308 m) Il sentiero, nascosto, si reperisce sul fondo dello slargo, a destra, e subito scende ripidamente al ponticello sul rio dell'Acqua Bianca poi, tra vari saliscendi, superiamo anche la valle dell'Acqua Marcia. La salita prosegue per raggiungere il punto più alto del percorso, il Dosso del Brentaletto (490 m). Da qui inizia la ripida discesa a serpentine fra i castagni dell'Alpe del Teolo (319 m,solo qualche muro a secco residuo); sulla destra c’è una panoramica balconata a picco sul Pozzo di Madrone (il golfo adiacente a San Fedelino, punto di attracco per i turisti nautici) chiamata “Salto delle Capre”.
Superata una palina la discesa continua più attenuata e gradualmente il sentiero si porta al livello del fiume Mera: una grandiosa scalinata (“la Scalinata della Regina") di muratura a ciottoli e calce - XIV/XV sec. - indica il punto di incontro con il sentiero proveniente dalla Valchiavenna.
Seguiamo il corso del fiume, superando un grosso masso attrezzato con scalini di ferro e arriviamo al bel pianoro dove sorge il piccolo edificio di San Fedelino (200 m). Poco oltre possiamo andare a vedere l'attracco delle barche posto su una spiaggia sul lago di Mezzola affacciata alle ripide pareti rocciose che cadono nel profondo Pozzo di Madrone.
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