MONTE CERVO
Aosta ~ 3.441 m s.l.m.
19-20 Giugno 2010
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INFO E CONDIZIONI |
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Adesioni: |
-- |
Prezzi gita: |
c/o sede |
Mezzo trasporto: |
Mezzi Propri |
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Accesso auto: |
Arcore-Aosta-Valpelline-Ruz |
Dislivello max.: |
1.250 m |
Punto ritrovo: |
Posteggio bus FS |
Difficoltà: |
F |
Orario partenza A: |
h 7.00 |
Equipaggiamento: |
da alta montagna (**) |
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- (**) Dotazione min.: ramponi, piccozza, ghette, imbracatura, casco, sacco letto, occhiali.
- Iscrizione presso la nostra sede con versamento quota-parte come caparra.
- Minorenni con obbligo di accompagnatore (un genitore o chi ne svolge le veci).
- RISCHI: con l'iscrizione alla gita il partecipante dichiara esplicitamente l'accettazione integrale e senza riserva alcuna del "REGOLAMENTO GITE.
Pertanto, con particolare riferimento ai rischi ed ai pericoli insiti nell'attività escursionistica in ambiente montano, egli manleva esplicitamente il C.E.A.-Sottosezione CAI di Vimercate ed i propri organizzatori-accompagnatori da qualsiasi responsabilità derivante da eventuali incidenti e/o infortuni occorsigli prima, durante e dopo lo svolgimento della gita-escursione. I coordinatori C.E.A. si riservano a proprio insindacabile parere di apportare al programma in qualsiasi momento eventuali modifiche per motivazioni tecniche, organizzative e di sicurezza.
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DESCRIZIONE E ITINERARIO |
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FOTO
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1° GIORNO
Durata percorrenza: 2.30 h
Dislivello max.: 700 m
Dal villaggio di Ruz si segue la strada agricola sterrata che si innalza sul fianco destro orografico della valle e termina nei pressi dell'alpeggio Berrier 2192 m.
Dai margini del ripiano che ospita le baite dell'alpeggio si diparte il sentiero che piega a sinistra per salire in diagonale e traversare vicino ad un caratteristico masso, detto “Lo Berrio de la Bosse”, dal quale sgorga una sorgente. Si continua poi sino a raggiungere la ripida dorsale che dà accesso al ripiano erboso sul quale sorge il rifugio Crete Seche.
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2° GIORNO
Durata percorrenza: 4.30 h per la salita
Dislivello max.: 1.000 m
Dal rifugio si riscende all'alpeggio del Berrier e ci si porta alle spalle delle baite dove si valica il torrente per trovare il sentiero che sale verso la Comba di Vertsan. La traccia si inerpica sul versante sinistro orografico del vallone e tocca una baita del Plan Lavè, dove diventa talvolta incerta, quindi raggiunge il vasto pianoro dell'Alpe Chardoney 2510 m. Attraverso il pianoro si punta alla zona di rocce lisciate, dominate dalla Becca di Chardonay, che si risalgono. Ci si tiene normalmente a sinistra della ripida lingua di neve che è il prolungamento del ghiacciaio di Chardonay e, poco sopra quota 3000 m, si pone piede sulla sua superficie glaciale. Si continua sul ripido ghiacciaio sulla destra e si raggiunge cosi il ripiano alla base della parete del Monte Cervo. Con ampio semicerchio, si punta al Col de la Rayette ma , giunti alla base della depressione tra il Nodo della Rayette e il Monte Cervo, ci si sposta a destra e si affronta un canale che consente di superare la fascia di rocce soprastante. Si volge a sinistra e si segue la facile cresta di blocchi che diventa pi più sottile e permette di raggiungere la cima.
Discesa per lo stesso itinerario.
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FOTO DELLA GITA
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REPORT GITA |
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Gita rimandata, gita fortunata!
Come da calendario la gita al Monta Cervo in Val d'Aosta era programmata nel
week-end del 19-20 giugno, ma viste le previsioni meteo pessime decidiamo di rimandare al successivo finesettimana. Cosi ci troviamo in dodici a partecipare a questa prima gita alpinistica dell'anno; in sette partiamo la mattina con due macchine gli altri cinque ci raggiungeranno nel pomeriggio direttamente al rifugio.
La giornata è molto calda e per superare i 700 metri che separano la partenza dal rifugio Crete Seche sudiamo le famose sette magliette tecniche…
Ma arrivati al nostro ricovero prendiamo subito possesso di qualche metro di prato e diamo inizio alla tintarella. Decisione che lascerà il segno; letteralmente!
Più tardi per ingannare il tempo che manca alla cena - il rifugio è pieno e noi mangeremo al secondo turno alle 8 - alcuni vanno a vedere la Combe de Crete Seche, oltre il bivacco Spataro a 2600 metri che è la prima parte dell'itinerario che porta al Mont Gelè. Una volta tornati al rifugio, qualcuno rimane conquistato dalle torte, altri vanno in avanscoperta sul sentiero da intraprendere l'indomani che costeggia la parete Sud del Mont Crete Seche.
Cena semplice ma buona con i dovuti bis e alla fine vari assaggi di grappe e genepy.
A fine cena il gestore viene a mettersi d'accordo sull'orario per la colazione e scopriamo che su 80 persone presenti al rifugio siamo gli unici ad andare al monte Cervo - gli altri vanno tutti Mont Gelè - e ci fa' i complimenti per la scelta alternativa.
Domenica colazione alle 5.40 e partenza alle 6.30, fa già caldo ma fortunatamente la prima ora è quasi in piano e arriviamo all'alpeggio di Chardonney con poca fatica, qui lasciamo le cose che non ci servono e ripartiamo verso la Becca di Chardonney.
Giunti alla sua base prendiamo a salire il ripido canale che costeggia la parete Ovest del Monte Cervo e giungiamo sul ghiacciaio di Chardonnay che troviamo in ottime condizioni senza nemmeno un crepaccio in vista. Puntiamo verso il Nodo della Rayette poi deviamo a destra e prendiamo un ripido canale che ci permette di salire la balza di rocce che conduce alla creta Nord del Monte Cervo. Ci fermiamo per fare qualche foto e risaliamo gli ultimi metri che conducono alla cima della nostra meta.
Foto di rito e riscendiamo fino al colle dove decidiamo di salire anche la Rayette.
Ci spostiamo dunque verso il Nodo della Rayette e passando vicino alla Becca di Epicoun arriviamo alla croce che ne segna la cima.
Torniamo sui nostri passi e attrezziamo una corda fissa per ridiscendere il canale che ci riporta al ghiacciaio di Chardonney dove troviamo la neve ormai molle per via del caldo. Con fatica, perchè ad ogni passo affondiamo nella neve fino al polpaccio, torniamo all'alpeggio di Chardonney dove ci togliamo l'imbrago e ci riposiamo.
Da qui su semplice sentiero torniamo alle macchine e poi alla meritata birra.
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