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Abbiamo scrutato il cielo più volte sabato e interrogato il meteo on-line. Ma non abbiamo ceduto: la gita era confermata.
Domenica mattina 7 intrepidi biker, inclusi 3 amici del CAI Pajna che hanno partecipato a questa intersezionale, si sono trovati pronti per questa gita propedeutica.
La pioggerella del sabato ha ravvivato il fango: senza arrivare ai limiti della non pedalabilità di qualche settimana fa, il fondo pesante ha reso il percorso di 35 km. più impegnativo del normale. Sui numerosi single-track era necessario usare una buona dose di tecnica di guida, mentre le ruote affondavano nell’argilla brianzola, richiedendo uno sforzo supplementare ai muscoli dei biker.
Nonostante ciò il percorso è stato pedalabile al 99%, e ha dimostrato la sua validità tecnica e ambientale: pedalare pressoché quasi sempre in fuoristrada per 35 km nell’urbanizzata Brianza è un segnale che abbiamo ancora molti polmoni verdi nel nostro territorio. E’ anche un monito a impegnarci per difenderli dal cemento e dall’asfalto che ogni anno incalzano queste oasi di natura.
Abbiamo percorso la traccia prevista nella sua interezza, affrontando anche un sentiero che era per noi una novità assoluta: il “sentiero del Campanello” nella Valle del Curone.
Abbiamo attraversato il Parco dei Colli Briantei, da Arcore a Casatenovo, lungo i tortuosi e mossi sentieri della Molgorana di Camparada e poi per campi a nord di Velate. Siamo saliti sul dosso di Rimoldo nella speranza vana di cominciare a vedere la sagoma di Montevecchia, oggi nascosta dalla bruma tutto il giorno. Incuranti dal clima autunnale, ma graziati da una temperatura temperata e dall’assenza di pioggia abbiamo proseguito per Valaperta, affrontato la discesa del Cimitero ed imboccato i sentieri nei boschi verso Ossola e poi verso Valle Santa Croce.
Entrati nel Parco Regionale di Montevecchia e Valcurone, abbiamo cominciato ad affrontare i pendii più impegnativi, culminati nella classica salita del Cancello del Sindaco (o di Santa Croce), vero benchmark per gli appassionati del cronometro e del cardiofrequenzimetro.
Il gruppo si è poi gettato nel “Sentiero dei Leoni” che ci ha portati nella Valle del Curone che abbiamo seguito prima nella sua interezza fino a Lomagna, sfruttandone la ricca rete di single track nel bosco.
Infine per Fornaci abbiamo toccato il Parco Locale della Molgora e per la Valfredda di Velate ci siamo di nuovo riportati nel Parco dei Colli Briantei fino ad Arcore.
Arrivederci alla prossima!
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