A piedi si segue la strada che risale la Dora, poi la attraversa sul ponte di Combal (1659 m) Continuando sulla strada sterrata si costeggia il Lago Combal e le numerose diramazioni d'acqua della vasta piana paludosa, quindi si sale con qualche tornante all'Alpe inferiore di Lex Blanche. Da qui si può raggiungere in pochi minuti il rifugio Elisabetta (2195 m, 2 ore) ai piedi della cresta Nord delle Pyramides Calcaires, dell'Aguilles des Glaciers e del Glaciers de la Lex Blanche Variante effettuabile in base alle condizioni dell'innevamento: aggirando a Nord la Pyramides per sentiero e quindi traversando in mezzacosta si può raggiungere il Col de la Seigne. L'itinerario principale prosegue dall'Alpe Lex Blanche verso il Colle de la Seigne passando per l'Alpe Lex Blanche superiore e per costoni poco inclinati tra cui si incidono dei caratteristici calanchi. Si arriva cosi al Col de la Seigne (2516 m) da dove ci si affaccia sulla Savoia francese. Ci si incammina verso sud, restando sul versante italiano, su di un piccolo altopiano ondulato in mezzo ai ghiaioni che stanno alla base della lunga parete del Monte Lechaud. In prossimità del Col des Chavannes il sentiero prende a salire superando un tratto ripido e arrivando quindi all'ampia sella (2603 m)
A Nord si contempla tutta la parte meridionale del Monte Bianco, dall'Aguille des Glaciers fino alle Grandes Jorasses, a Sud invece si apre il profondo vallone di Chavannes che si snoda verso La Thuile
Discesa: Per scendere direttamente a valle, dal Col de Chavannes, si prende il ripido sentiero sul versante della Val Veny, che coincide col percorso dell'Alta Via n 2 e scende a tratti intagliato nella rocca. Zigzagando si raggiunge il rifugio Elisabetta e la strada di fondovalle sulla quale si ritorna a La Visaile
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