Gennaio 2004
42º Ann. Campionati Sociali
36º Ann. Campionati Arcoresi
di
SLALOM GIGANTE
Domenica 15/02/2004 a
Cervinia
La gara si effettuerà in una manche unica e sarà divisa nelle seguenti categorie:
- RAGAZZI | (classe fino al 1991) |
- ALLIEVI | (classe dal 1990 al 1986) |
- SENIORES | (classe dal 1985 al 1970) |
- AMATORI | (classe dal 1969 in poi) |
- SNOWBOARD | (categoria unica) |
- FEMMINILE | (categoria unica) |
- CORSO SCI | (categoria unica dei partecipanti al corso) |
Per coloro che vorranno partecipare alla gara o sostenere i propri beniamini ci sarà a disposizione un pullman che partirà da Arcore, Piazzale Stazione, alle ore 6,00.
Il giornaliero scontato costa agli adulti € 24 , ai bambini € 8,50. Chi decidesse di venire in pullman dovrà corrispondere la somma di € 13,50.
Si possono cimentare nella gara sciatori espertissimi, esperti, meno esperti, scarsi ed anche quelli scarsissimi
DOMENICA
14/03/2004
A S. CATERINA VALFURVA
In concomitanza con la gara organizzata dal "Criterium della Brianza".
Gara aperta sia ai campioni dello sci di fondo, sia ai principianti.
Partenza ore 5:30 Costo viaggio 12,50 euro. Iscrizione gratuita alla gara entro il 9/3/2004.
LE NOSTRE PROSSIME GITE
Dal 27/02/04 al 29/02/04 GIRO DEL SELLA
Anche quest'anno è stata scelta la località di MOENA in Val di Fassa. Si partirà venerdì pomeriggio 27/02 e si rientrerà domenica sera 29/02. Il costo dell'albergo e del pullman è di € 115; il prezzo dello skipass per il Sellaronda è di € 37 . Numerose piste anche per i fondisti.
07/03/04 TRAVERSATA M. BIANCO-COURMAYEUR Partenza ore 6,00
Costo traversata: € 85,00 (pullman+guida+skipass)
Prezzo pullman: Soci € 14,00 Non soci € 15,50
Skipass scontato per Courmayeur
Per gli sciatori più esperti: con la funivia del M. Bianco si giunge fino ai 3.462 m di Punta Helbronner. Da qui, con le guide si inizia la traversata con gli sci ai piedi. Per gli altri sciatori sarà possibile sciare nella conca di Courmayeur, ai piedi del M. Bianco, che offre una tra le più apprezzate stazioni alpine del mondo. Possibilità di praticare sci di fondo.
14/03/04 S. CATERINA VALFURVA Partenza ore 5:30
Prezzo pullman: Soci € 12,50 Non soci € 14,00
Prezzo skipass scontato: adulti € 23,50 /ragazzi € 19,00
L’intero territorio fa parte del Parco Nazionale dello Stelvio e le orme dei caprioli e degli scoiattoli si affiancano a quelle degli sciatori che scendono lungo la vallata, in uno scenario incontaminato dall’uomo. Oltre 23 km complessivi sciabili e piste da fondo con una lunghezza di 18 km.
27/03/04 LAAX (SVIZZERA) Partenza ore 5,30
Prezzo pullman: Soci € 13,00 Non soci € 14,50
Prezzo skipass scontato: adulti € 21,00 (anzichè 28!) / ragazzi € 13,00
Laax si è assicurata un nome di tutto rispetto tra le località turistiche più famose. Richiama gli appassionati di sci e di snowboard in uno dei comprensori sciistici più grandi delle Alpi. A disposizione ci sono 29 impianti ultramoderni e ben 220 km di piste preparate per ogni grado di difficoltà; la discesa più lunga è di ben 14 km!!
- 22/2/2004
VALFORMAZZA
3a gara di fondo del "CRITERIUM DELLA BRIANZA"
- 07/3/2004
TREKKING DELL'ENGADINA (non
competitiva)
42 km da Saint Moritz a Zernez.
- 21/3/2004 STAFFETTA all’ ALPE MOTTA.
VERSO L’ANNAPURNA (OTTOBRE 2003)
ESPERIENZA VISSUTA DA UN NOSTRO SOCIO CON LA FIGLIA.
18 ottobre, una bellissima giornata di sole ci accoglie a Kathmandu .
Finalmente siamo arrivati al punto di inizio del viaggio che aspettavamo da ormai sei mesi, cioè da quando ero riuscito convincere Alessia (mia figlia) a seguirmi in questa idea di vedere da vicino uno dei giganti himalaiani e la regione dove svettano questi castelli di ghiaccio.
Dopo una giornata di preparativi (cercare di raccapezzarsi nei 50 kg di bagaglio e viveri, più o meno utili), trasferimento al vero e proprio punto di partenza per il trekking verso l’Annapurna, la cittadina di Pokhara, dove arriviamo dopo un bellissimo volo tra cime scintillanti.
A Pokhara incontriamo la nostra guida ed il portatore che divideranno con noi le fatiche dei successivi giorni e partiamo con un po’ di emozione e di timore (del tipo: ma cosa si mangerà?) verso il primo dei tanti lodge che incontreremo lungo il percorso.
Lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi è veramente bello, colline (2500/3000 m!) ricoperte di foreste di rododendri alti 15/20 m, torrenti e cascate che spuntano dalle rocce all’improvviso, pendii vastissimi lavorati a terrazze con coltivazioni di miglio e orzo da popolazioni povere ma dignitose, gole profondissime con ponti sospesi piuttosto traballanti (con somma gioia di Alessia) e dulcis in fundo (volevo dire “e là in fondo”, ma proprio in fondo!) l’Annapurna, il Dalaughiri, il Machapuchre, la nostra meta.
Le giornate passano velocissime, con numerosi saliscendi e scalinate in pietra che sembrano non avere mai fine. Le sere nei lodge sono il premio alle ore di cammino, intorno al tavolo si incontrano sempre persone diverse, provenienti da varie parti del mondo, guide, portatori, e nonostante la babele di lingue ci sono sempre allegria e voglia di chiacchierare (un buon aiuto viene dato dalla birra e dal vino locale distillato dal miglio).
Ogni giorno che passa ci avviciniamo sempre più alla nostra meta.
Finalmente dopo un’ultima faticosa risalita siamo al cospetto del Campo Base del Machapuchre a 3800 m di quota, in una cerchia di rocce e di ghiacciai da lasciare senza fiato, con un contrasto tra cielo e neve da sembrare finto, così come nelle notti precedenti ci sembravano finte le stelle, tanta era la luminosità irradiata. Decidiamo di fermarci qui: un leggero mal di montagna, per la risalita troppo veloce della giornata, sta causando ad Alessia un calo di pressione (rimedio imposto dalla guida: discesa in serata a Deurali, 3400 m, e cena con una odorosissima zuppa d’aglio!).
Il ritorno verso Pokhara viene effettuato sul versante opposto, passando in cresta, sempre immersi nelle foreste che ci hanno accompagnato dall’inizio, foreste che man mano diventano sempre più aperte e più abitate (l’ultimo giorno lo facciamo scendendo di circa 1200 m in una foresta talmente bella e curata da sembrare quasi un parco cittadino).
Siamo tristi, quando rientriamo nella cosiddetta civiltà, dove ci aspetta la macchina che dopo 12 ore di viaggio, e dopo 200 Km, ci riporterà nel caos di Kathmandu. Per tutto il tempo il nostro pensiero è ai luoghi che stiamo lasciando, alla gente che abbiamo incontrato, ai bambini ai quali bastava una caramella per essere felici, alla nostra guida ed al portatore, che hanno sopportato le fatiche di quella che per noi era una vacanza, sempre allegri e pronti a ogni nostra richiesta.
Ripartiamo
da queste montagne e da questi posti con tanti ricordi bellissimi, salutando il
Nepal con un arrivederci, non con un addio.
NAMASTE'
!!
Pierluigi e Alessia
LA VOCE DEL PASSATO
Articolo tratto da “Lo Zaino” del 1967
ECHI DI UNA GARA
introbio: 1 gennaio 1967, freddo intenso, neve farinosa, morale alto.
No, no, non crediate sia un avviso miliare tipo campo invernale, è solo un elenco di dettagli noti ed utili al manipolo di atleti CEA, che risultano iscritti alla gara di fondo sui 15 Km. qui ad Introbio. Sì, la CEA equipaggia ed indirizza allo sport invernale alcuni volonterosi capitanati dall’encomiabile Galliani. Ebbene questi giovani e non ….., ora sono qui, pronti ad assimilare 15 Km. di dura lotta contro la neve ed il tempo (questo tipo di gare, chiamate nordiche, sono praticamente gare a cronometro con partenze ogni 30”). Eccoli accingersi ad assolvere il compito più noioso e delicato della gara: la sciolinatura. Delicato compito, perché da ciò dipende il buon andamento della gara. Noioso perché questa sostanza si liquefa soltanto con lo strofinio continuo e diligente del palmo delle mani contro il fondo dello sci. Terminato questo ci si riscalda un poco sul percorso e si aspetta il nostro turno; l’attesa è lunga perché i partecipanti sono circa 250 e noi della CEA partiamo fra gli ultimi numeri. Parte il nostro Junior e lo incitiamo, mentre Galliani lo segue per un lungo tratto. Sia io che il mio collega Vitali siamo così entusiasmati dalla gara, che quando il nostro atleta arriva al traguardo, ed avrebbe terminato, lo incitiamo, lo sollecitiamo al punto che questi, dimentico del numero di giri da percorrere, prosegue e termina la gara dopo due giri e mezzo, quando un giudice stanco di vederselo tra i piedi malamente lo sbatte fuori pista. Ora è il turno di Galliani e lo vedo subitamente sparire dietro un avvallamento; dopo pochi minuti è la volta di Vitali, ed ora il mio turno. Ora sogno di battere, non dico tutti, ma quasi, di essere acclamato come una promessa, ma quel tipo a me vicino (giudice di partenza) mi spinge e mi indica la via. Sono partito e dopo 300 metri sto già demolendo i precedenti sogni, fatico a non dire e quando inizia la salita io arretro (guarda caso…?). Sento alle spalle un concorrente che chiede pista, mi sposto e impreco, possibile che io sia così scarso? Ora terminata la salita, inizia la discesa, i sorpassanti non li conto più, non conviene. Dopo un paio di curve, l’orrido: una strapiombante discesa, al termine un muricciolo coperto di neve. Qui la legge di gravità vuole la sua parte ed io, coi capelli (quei pochi) a spazzola, rotolo, cado, mi rialzo, dolorante riprendo. Entro nella parte del bosco e qui altre pene; figuratevi districarvi in mezzo ad un bosco con due metri di legno ai piedi. Esco da questi un po’ malconcio e, tra una curva e l’altra, una salitella, una discesa da brividi e qualche ruzzolone, arrivo all’inizio della pianura che porta allo striscione d’arrivo (1° giro). Odo un lontano suono di campane, mi scuoto per accertarmi di essere sveglio e lo sono, allora penso: “E’ mezzogiorno…!”. Da convinto teorico, abbandono i sogni; torno alla realtà e convengo che il proseguire sarebbe oltremodo un rimandare il mio solitario arrivo alle calende greche. Mestamente mi ritiro, proprio sotto lo striscione d’arrivo, serbandomi almeno l’illusione dell’arrivo solitario ed assisto all’arrivo dell’ottimo Galliani seguito a pochi minuti dal Vitali.
Convengo: ottimi atleti questi, ottimo sognatore il sottoscritto, ma veramente stupendo il nostro valente Junior; è arrivato or ora!!
Piergiorgio M.
La pagina delle comunicazioni
RINNOVO TESSERA C.A.I.
Il rinnovo della tessera del Club Alpino Italiano per l'anno 2004 é iniziato il 10/1/2004.
Coloro che dovranno rinnovarla sono pregati di portare con sé la tessera per poter effettuare l'aggiornamento dell'archivio e di non prorogare il rinnovo oltre il 20/3/2004.
I PILE DEL CEA E I CALENDARI DEL 2004!!!!
Anche quest'anno sono in vendita a 3 euro i calendari 2003 del CEA, con le foto dei momenti più belli trascorsi insieme lo scorso anno.
Non vorrai restare senza!
Continua la ginnastica presciistica tutti i martedì e giovedì dalle ore 19,20 alle ore 20,20 presso la palestra delle scuole elementari di Via Edison, fino all'11/3/2003. Tale attività è vivamente consigliata a tutti gli sciatori, compreso coloro che vorranno partecipare ai corsi.
CORO CEA
Continuano le prove del mitico coro CEA. Tutti i lunedì alle ore 21 ci troviamo con il maestro Castoldi Luciano, a far vibrare all'unisono le nostre corde vocali. Cerchiamo sempre nuovi elementi per incrementare il gruppo. Chiunque voglia provare l'emozione di cantare insieme sarà il benvenuto. CORAGGIOOO!!!!
NAVIGA CON IL C.E.A. SU INTERNET
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Dove potrai inoltre registrarti per ricevere via e-mail Lo Zaino e tutte i comuicati del C.E.A.
email: cea-arcore@libero.it
IL NUMERO DI TELEFONO DEL C.E.A. E' LO 039-6012956, CELLULARE 347-9471002
LA SEDE E' APERTA IL MARTEDI'
ED IL VENERDI' DALLE ORE 21 ALLE ORE 22,30
ANNO 2004 - GENNAIO - N. 156
REDAZIONE: Ornella, Giancarlo, Matteo, Mario