Marzo 2005
VENERDI 15 Aprile 2005 alle ore 21:00
presso L'AULA MAGNA delle SCUOLE MEDIE di
via Monginevro ad Arcore
PREMIAZIONE
CAMPIONATI SOCIALI
ED ARCORESI DI SCI 2004
- PROIEZIONE GARE SU VIDEO
- PREMI A TUTTI I PARTECIPANTI
- RINFRESCO PER TUTTI!
PIZZA DI FINE STAGIONE
Come gli altri anni, con la scusa di gustarci una pizza e di festeggiare la fine della stagione sciistica 2004/2005, ci troviamo (sciatori e non) per stare in compagnia. La data orientativa è sabato 16/4/2004. E’ necessario dare l’adesione in sede per avere il numero esatto dei partecipanti.
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CAMMINIAMO INSIEME 1/5/04
Dopo il buon esito delle scorse edizioni, grazie ai numerosi partecipanti (molti del CEA) ed alla solidarietà concreta a favore del Comitato Maria Letizia Verga, alcune Associazioni di Arcore (tra le quali il CEA), organizzano la ormai consueta giornata che vedrà alla mattina una piacevole camminata tra le ville signorili e le cascine di Arcore ed al pomeriggio spettacoli vari. Durante tutta la giornata saranno presenti gli stands delle associazioni. Ancora una volta il CEA si unisce a questo momento di solidarietà, rinunciando volentieri ad una domenica tra le alte vette, per dare il proprio contributo per una nobile causa. A questo proposito invita tutti i soci a partecipare alla manifestazione. Coloro che volessero offrire il proprio aiuto nella preparazione o durante la giornata stessa saranno bene accetti.
LE NOSTRE PROSSIME GITE
PROGRAMMA ESCURSIONI ESTIVE 2005
E’ terminata la stagione 2004
con una buona partecipazione a tutte le gite sia escursionistiche che
alpinistiche, stabilendo anche un piccolo record: quattro “ragazze” (per modo di
dire, eravamo compagni di classe) hanno partecipato al trekking di una settimana
sulle Otztaler Alpen.
Pensiamo di fare cosa gradita a tutti i soci illustrando brevemente le gite che
effettueremo nella stagione 2005; pertanto sci al chiodo, zaini in spalla e
camminare!
Come sempre il Consiglio C.E.A. si augura che in questo programma tutti i soci
trovino almeno una gita di loro gradimento, specialmente in quelle di un giorno
programmate con il pullman, quest’anno tutte facili ma in posti stupendi e
suggestivi. Camminare con il C.E.A. è la medicina migliore per vivere a lungo.
È doveroso ringraziare tutti i Soci che pur non facendo parte del Consiglio ci
aiutano in sede e nelle gite. Ricordo che il C.E.A. è sempre aperto ai soci che
vogliono consigliarci, criticarci, proporci gite ed idee nuove. Il C.E.A. è
formato da gente semplice ma decisa, dura, rustica ma disponibile, riservata ma
amica: così è il modo di essere in montagna, così è il gruppo C.E.A.: vario,
creativo, di vecchi e nuovi soci che in tutti questi anni si sono impegnati a
diffondere il proprio amore ed interesse per la montagna in tutte le sue
espressioni. Rispettandola.
Un augurio a tutti i soci che in un prossimo futuro vorranno conoscerci
integrandosi nel gruppo per proseguire sulle orme dei nostri fondatori.
24/04/05 – MONTE COMER (1279 m)
Per incominciare a
muovere le gambe e respirare un po’ d’aria pura il C.E.A. ha scelto la
caratteristica “becca” gardesana che s’innalza alle spalle di Gargnano, dalla
sua cima si abbracciano incantevoli panorami, l’ampio e luminoso distendersi del
lago con il monte Baldo a fare da magnifico sfondo. Gita facile con possibilità
di fermarsi al non lontano eremo di San Valentino meta di numerosi
escursionisti, oppure al piccolo rifugio dell’A.N.A. di Gargnano.
Inizio escursione: Sasso 546 m. Dislivello: 733 m. Tempo di
percorrenza: in salita: 2,30 h circa. Tempo totale: 5 h circa.
Equipaggiamento: media montagna. Difficoltà: la gita è priva di
difficoltà tecniche. Trasporto: gita che si effettuerà in pullman se si
raggiunge il numero sufficiente, altrimenti in macchina.
15/05/05 – RIVIERA - FINALE LIGURE
Con partenza da Finale,
ci si addentra nell’entroterra alla scoperta dei segni del passato: ponti
romani, resti di castelli o antiche chiese e borghi.
Numerosi percorsi di diversa lunghezza, alla portata di tutti, in mezzo alla
natura ed a numerose palestre di arrampicata, daranno modo ad ognuno di
scegliere l’itinerario adatto alle proprie esigenze.
29/05/2005 – ALPE VEGLIA – RIFUGIO CITTÀ DI
ARONA – 1.750 m
L’Alpe Veglia: la valle montana più intatta d’Italia, boschi di larici
giganteschi, prati verdi, laghetti alpini trasparenti, ruscelli e cascate
rigogliose. Così si presenta l’Alpe Veglia, un’ampia conca naturale sui 1.700 m
ai piedi del Monte Leone 3.553 m, la vetta più alta delle Alpi Lepontine nel
parco naturale dell’Alpe Veglia e Alpe Devero. Gita facile per tutte le gambe
con possibilità di escursioni oltre il rifugio: Lago delle Streghe, 30 minuti;
Lago Bianco 2.157 m, h 1.20; Lago Davino 2.246 m, h 1.30.
Inizio escursioni: San Domenico. Dislivello: fino al rifugio 330
m. Tempo di percorrenza: in salita 2 h. Equipaggiamento: media
montagna. Difficoltà: la gita è priva di difficoltà tecniche.
Trasporto: gita che si effettuerà in pullman se si raggiunge il numero
sufficiente, altrimenti in macchina.
12/06/05 – PIZZO BACIAMORTI 2009 m (Val Taleggio) - FESTA CEA
E’ la nostra tradizionale festa in montagna e tutti i soci , famigliari e amici sono calorosamente invitati. Più che una festa è un incontro e un ritrovarsi davanti alla nostra cara Madonnina sostando in silenzio e riflettendo anche solo un minuto. E’ da qui che la mente si libera, il corpo si rilassa e il pensiero si innalza fino ad arrivare lassù oltre le imponenti vette, dove qualcuno ci osserva, ci guida, ci protegge.
A mezzogiorno taleggio, polenta e tutto quanto offre il convento CEA presso la baita Cabretondo. Dislivello: 700 metri circa. Tempo di percorrenza: in salita ore 2,30, in discesa ore 2 circa. Equipaggiamento: media montagna. Difficoltà: gita priva di difficoltà tecniche. Trasporto: gita che si effettuerà con mezzi propri. Pranzo al sacco.
A cavallo fra Lombardia e Trentino, lo splendido massiccio della Presanella forma il lembo nord orientale del vasto gruppo Adamello-Presanella.
25-26/06/05 – ADAMELLO (3539 m)
Monte Adamello, per i Camuni
“Adamèl”. Per la prima gita alpinistica il C.E.A. ha scelto il monte Adamello,
montagna affascinante per la sua bellezza naturale, domina le cime che tanta
fama hanno acquistato per il loro legame con i tragici avvenimenti della guerra
bianca, ma anche per la loro bellezza ed importanza alpinistica: Cresta Croce
3.313 m, Monte Fumo 3.409 m, Corno di Salarno 3.290, Corno Miller 3.373 m.
Montagna amata e benedetta dal Papa che in quella cattedrale naturale che è il
Pian di Neve celebrò la Santa Messa. Non sarà senza emozione suonare la
campanella di vetta e ricordare quanto l’uomo ha fatto contro l’uomo, quanta
sofferenza, quanti sacrifici ci sono dietro ad ogni trincea, ogni sentiero, ogni
sasso di queste montagne.
Primo giorno: salita e pernottamento al rifugio Garibaldi 2.548 m posto
sotto la parete Nord. Da malga Cadea 1.574 m raggiungibile in macchina su strada
sterrata. Dislivello: 974 metri.
Tempo di percorrenza: in salita 3/3,30 h. Difficoltà: medio facile
fino al rifugio.
Secondo giorno: salita al Monte Adamello per il passo Brizio e Corno
Bianco. Dislivello: in salita 991 metri. Tempo di percorrenza: in
salita ore 4-5 circa. Tempo di discesa fino alle macchine ore 8/9 h
circa. Equipaggiamento: alta montagna, ramponi, piccozza, ghette,
imbracatura, moschettoni, casco, sacco lenzuolo, occhiali da neve, guanti.
Difficoltà: impegnativa tecnicamente, lunga e faticosa necessita di una
preparazione adeguata. Trasporto: gita che si effettuerà con i mezzi
propri.
9-10/07/05 – TÊTE DE VALPELLINE - 3.798 m
All’ombra della Dente
d’Herenne e della Tête de Valpelline si cela un comprensorio montuoso che
racchiude ambienti glaciali di notevole ampiezza, un universo bianco il cui
fascino è arricchito dai lunghi avvicinamenti in valloni selvaggi. Un mondo a
sé, per certi versi quasi lunare, terreno arido e sassoso, roccia e massi di
tutte le dimensioni. La vita sembra lasciare il passo all’elemento minerale.
Tutto questo contornato da chiazze di genepì, mantelli di stelle alpine,
incontri ravvicinati con camosci e stambecchi.
Primo giorno: salita e pernottamento al rifugio Aosta 2.788 m,
situato su un costone ad Est della lingua terminale del ghiacciaio di Tza de
Tzan nella testata della selvaggia Valpelline. In macchina si raggiunge la diga
di Place Moulin 1.960 m. Dislivello: in salita 828 m. Tempo di salita:
ore 4 circa.
Secondo giorno: salita a Tête de Valpelline attraverso il Col de
la Divisione 3.314 m, Col de Valpelline 3.562 m. Tempo di salita: 3/3,30
ore circa. Discesa 8/9 ore circa fino alla macchina. Dislivello:
in salita 1010 metri, in discesa 2.856 metri.
Equipaggiamento: alta montagna, ramponi, piccozza, casco, moschettoni,
ghette, imbracatura, sacco lenzuolo, occhiali da neve, guanti. Difficoltà:
tenendo conto del terreno completamente glaciale, dell’alta quota e del
dislivello, necessita di una preparazione adeguata. Per alpinisti esperti e ben
allenati. Trasporto: gita che si effettuerà con i mezzi propri.
17-22/07/05 – SETTIMANA DI TREKKING AL GRAND COMBIN – 4.314 m
Settimana di trekking al
cospetto dell’affascinante Grand Combin 4.314 m; il più importante pilastro
angolare di 4.000 m nelle Alpi Pennine, tra la Val d’Entremont, la Val de Bagnes
ed il Col du Sonadon.
Difficoltà: per alpinisti esperti e ben allenati. Equipaggiamento:
alta montagna. Trasporto: mezzi propri.
09-10-11/09/2005 – SCHIARA (DOLOMITI BELLUNESI) 2.565 m
A nord di Belluno tra le grandi valli del Cordevole e del
Piave si erge il gruppo della Schiara. Solo sulle sue limitrofe pendici si
trovano insediamenti e dalle strade è soltanto costeggiato, per questo il suo
ambiente montagnoso appare intatto nella sua origine. È la montagna più bella ed
importante della cerchia di Belluno, presenta una parete di roccia che può
essere annoverata tra le più belle delle Dolomiti. Il panorama della vetta è fra
i più grandiosi dell’intero arco alpino, sicuramente il più incantevole.
Venerdì 09/09: pernottamento al rifugio 7° Alpini, da Belluno su
buona strada per Bolzano Bellunese, immettersi poi nella Val D’Ardo fino Case
Bortôt, piccolo parcheggio ed inizio sentiero, segna via CAI nr. 501.
Dislivello: 796 metri. Tempo di salita: 2,30 ore circa.
Sabato 10/09: per i ferratisti salita alla Schiara per la
difficile ferrata Zacchi, poi ferrata Berti. Dislivello: 1.070 metri
circa. Discesa per la ferrata del Marmol. Tempo di percorrenza: in totale
circa 8 ore . Difficoltà: mediamente difficile.
Domenica 11/09: salita al Monte Pelf 2.506 m per sentiero normale.
Dislivello: 1.016 metri circa. Tempo di percorrenza: circa 3/3,30
ore. Difficoltà: mediamente difficile. Alternativa per chi ama solo
camminare.
Sabato 10-09: per escursionisti da rifugio 7° Alpini alle Casere
di Caiadà e ritorno. Una delle escursioni più belle del gruppo, attraversa le
pendici meridionali del Pelf e la magnifica foresta di Caiadà. Dislivello:
600 metri in totale. Tempo di percorrenza: in totale 6/6,30 ore.
Difficoltà: priva di difficoltà tecniche.
Domenica 11-09: bivacco Iris e Gianangelo Sperti, 2.000 m. Sorge
su un ripiano erboso cinto da salti di rocce sullo zoccolo della prima pala del
Bancon. Percorso assai piacevole ed interessante, poco impegnativo per chi abbia
un passo sicuro ed un minino di esperienza. Dislivello: 609 metri circa
in salita. Tempo di percorrenza: circa 5/6 ore. Equipaggiamento:
alta montagna e per i “ferratisti” attrezzatura per le vie ferrate.
Trasporto: gita che si effettuerà con mezzi propri.
25/09/2005 – ALPI BIELLESI (“LE PIÙ…MEGLIO”)
Santuario di Oropa, Monte Mars
2.600 m. È la gita che chiude la stagione, pertanto gita facile, alla portata di
tutti. Il santuario di Oropa è la meta che raggiungono ogni anno più di 800mila
pellegrini. È un’oasi naturale incontaminata, in grado di offrire incantevoli
paesaggi, numerose escursioni e rilassanti passeggiate lungo gli antichi
sentieri che conducono ai rifugi al lago ed alle vette vicine. Il Monte Mars è
un’ elegante piramide rocciosa e la montagna più alta delle Alpi Biellesi da cui
si gode un panorama magnifico sulle Alpi Occidentali.
Dislivello: in salita dal rifugio Savoia, dove arriva la cabinovia, 740
m. Il monte Mars si può raggiungere lungo un sentiero normale o ferrata molto
divertente. Tempo di percorrenza in salita: 3 h circa. Possibili altre
escursioni più corte per visitare il santuario d’Oropa. Equipaggiamento:
media montagna + eventuale set da ferrata. Difficoltà: la gita è priva di
difficoltà tecniche se si percorre il sentiero; esposta la ferrata. Trasporto:
gita che si effettuerà in pullman se si raggiunge il numero sufficiente,
altrimenti in macchina.
Dopo tanto camminare una gita di riposo per tutti. E’ ormai il nostro tradizionale ritrovo cultural- conviviale e “di più”. Per il piacere di ritrovarsi tutti assieme fra nonni, nipoti, alpinisti, pantofolai, vecchi e nuovi soci, amici, simpatizzanti e per quelli che desiderano stare in ottima compagnia. Località da definire. Difficoltà: dipende dalla capacità dei singoli a tavola.
RACCOMANDAZIONI
Ci sono molti modi di mostrare il proprio coraggio, ma affrontare la montagna senza un’adeguata attrezzatura tecnica e vestiario non è il migliore. Specialmente in alta quota dove il tempo cambia rapidamente. Per questo occorre essere sempre adeguatamente attrezzati, bisogna avere nello zaino capi di abbigliamento che permettano di affrontare cali repentini della temperatura, pioggia, nebbia improvvisa, vento e neve. Per effettuare una gita è importante prepararsi moralmente e fisicamente e non scegliere mai imprese al di sopra delle proprie possibilità o lasciarsi trascinare stupidamente dall’ambizione. Rinunciare ad una vetta non è mai una vergogna, si può sempre riprovare, l’escursione non termina in vetta ma quando si arriva alla macchina. La discesa, il più delle volte è più difficile e pericolosa della salita, la stanchezza aumenta ed i riflessi calano. Dovunque vai ricordati sempre di rispettare l’ambiente che ti circonda, non sporcarlo ma conservalo. Portati a casa i tuoi rifiuti. Amalo seriamente e con convinzione, non solo a parole, con i fatti e con il tuo esempio concreto.
BUON DIVERTIMENTO!!!
N. B.— Per una migliore organizzazione delle gite, siamo tutti invitati ad iscriverci e a versare le rispettive quote (costo pullman, anticipo di 20 € per pernottamento nei rifugi) entro il martedì prima delle gite. Ci aiuterete ad evitare contrattempi e spiacevoli malintesi.RISCHI: Con l’iscrizione alla gita, si accetta esplicitamente, senza riserva il seguente principio: in considerazione dei rischi e dei pericoli relativi all’attività escursionistica ed alla frequentazione della montagna, il partecipante solleva il CEA- CAI ARCORE Sottosezione di Vimercate, gli organizzatori e gli accompagnatori da ogni qualsiasi responsabilità per incidenti e infortuni che dovessero accadergli prima, durante e dopo l’escursione. I coordinatori si riservano di apportare al programma qualsiasi modifica suggerita da motivi tecnici, organizzativi e di sicurezza.
CIAO MIKI.......
Il 5 febbraio la vita ci ha riservato un’altra
sorpresa.
Dopo una bella mattinata passata in montagna e dopo una festa di carnevale a cui
teneva tanto, alla sera, Miki si è sentito male ed è entrato in coma,
improvvisamente. Martedì ci ha lasciati definitivamente.
Sto cercando qualche cosa a cui aggrapparmi, sto cercando un motivo che possa
giustificare la morte di un bimbo di 7 anni ma è difficile capirlo, l’unica cosa
è pensarci il meno possibile, è buttarsi nelle cose materiali da fare almeno per
alleviare il dolore che il cuore sembra non riuscire a sopportare.
Ho gli occhi umidi e faccio fatica a vedere lo schermo ma voglio cercare di
scrivere di Miki, anche per quei pochi che non lo conoscevano. Scrivere mi fa
bene, mi sembra di condividere il dolore con qualcuno.
A me piacciono tutti i bambini, sono troppo forti, ma per Miki non posso
nascondere che avevo un debole, ero molto affezionato a lui.
Quando mi vedeva mi veniva incontro con quel suo modo strano di correre, con
quel suo bel sorriso e un bacio ci scappava sempre. Come si può resistere a
questo, il mio cuore si allargava e si riempiva di gioia. Lui era così con tutti
ed ero contento di questo. Miki era spontaneo e sincero nelle cose che faceva.
Nei momenti poco belli della vita mi bastava vederlo per risollevarmi e cambiare
umore .
Miki era la dolcezza. Aveva due bei occhioni con lunghe ciglia e quando era
assorto nei suoi pensieri e guardava lontano il suo viso era di una dolcezza
estrema. Anche il suo modo di parlare era dolce. Mi ispirava molta tenerezza
quando lo vedevo dormire sul pullman con le sue mani dietro la nuca e le gambe
messe come un ranocchio.
Miki era anche l’esuberanza e il terremoto. Quando arrivava in Cea con il
fratello Robi era subito caos. Come minimo si divertivano a scavalcare la
finestra passando sopra anche alle persone. Non parliamo poi delle sue
scorribande sul pullman dove tampinava tutti. L’ultima volta che è venuto in Cea
era prima di Natale e con uno scatola e altri bimbi ci siamo divertiti a giocare
a pallone. Solo Gianpiero riusciva a calmare lui e il fratello dandogli delle
nocciole. Era come un rito: stavano quasi sull’attenti aspettando che Gianpiero
rompesse il guscio per dare a loro da mangiare il contenuto. In alcuni momenti
era difficile da contenere e l’unica cosa da fare era quella di limitare i
danni. Quando poi si sentiva preso in giro o non aveva più argomenti per
controbattere noi grandicelli che lo stuzzicavamo, partivano pugni, calci,
sputi. Era il suo modo di difendersi.
Miki era anche generoso. Quante volte ha offerto a me e ad altri il cibo che
stava mangiando o un suo giocattolino. La sua generosità lo ha accompagnato fino
alla fine donando gli organi a cinque bimbi che ora, grazie a lui, potranno
vivere.
Una sua caratteristica era quella di arrampicarsi ovunque. Penso che Marco e
Rosy abbiano qualche capello bianco in più dallo spavento per aver visto dove
Miki si arrampicava. Anche sul pullman riusciva a trovare dove scalare passando
da un sedile all’altro ed infilandosi in alto tra una giacca a vento e l’altra.
Sentivo i suoi muscoletti asciutti e i suoi nervi tesi ma non c’era bisogno di
tenerlo perché nei suoi movimenti era sicuro. Da molti era vista come una cosa
pericolosa ma noi in Cea sapevamo che era una dote naturale e che sarebbe
diventato un vero alpinista.
In montagna alcune volte lo portavo in spalla e lui mi parlava come un ometto o
mi raccontava dell’ultimo cartone che aveva visto. Ogni tanto mi tirava anche i
capelli (non sarebbe stato lui se non lo avesse fatto) più che altro per vedere
la reazione, poi si metteva a ridere. L’ultima volta eravamo alla nostra festa
in Val Taleggio, l’anno scorso, e in cima al Pizzo ha dato, con il suo abituale
slancio, un bel bacione alla Madonnina. Spero che la nostra Madonnina lo possa
prendere per mano e lo accompagni a vedere tutte quelle cose che nella sua breve
vita non è riuscito a vedere.
Quando ho saputo che per Miki non c’era più speranza di un recupero alla vita mi
è venuto spontaneo pensare a lui libero di volare per il cielo a braccia aperte
come Peter Pan, felice, con il suo bel sorriso, bucare qualche nuvola, passare a
forte velocità vicino a qualche santo assorto in profonde letture il quale
abbandonava compiacente le letture per vedere le sue evoluzioni. Sono sicuro che
dovunque sia lo conosceranno presto tutti. Il vestito di Peter Pan gli piaceva
tanto, è stato l’ultimo da lui messo in vita ed è stato il vestito che lo ha
accompagnato nel suo ultimo viaggio.
Il mio pensiero va spesso anche a Luisa e Diego che hanno perso da poco il
figlio Sebastiano. Io spero che si incontrino, che si facciano compagnia e che
Sebastiano faccia imparare a Miki ad andare sullo snowboard e che riesca a
spiegargli che ogni tanto si può anche curvare sulle piste da sci.
In questi giorni tristi ho notato che quando penso a lui, oltre ad avere gli
occhi umidi, mi trovo con un tenero sorriso sulla bocca e rifletto su come un
bimbo abbia potuto lasciare un segno così profondo in noi. Miki è stato un
bell’incontro che la vita ci ha riservato, è stato un grande dono che ci ha
riempito il cuore in tanti momenti. Ci mancherà molto ma ripensare a lui vorrà
solo dire ricordare una cosa bella.
In Cea qualcuno ha già parlato di dedicare qualche salita a Miki ed anche a me
sembra giusto che questo piccolo grande scalatore sia ricordato con una cosa a
cui lui piaceva fare di più: quella di arrampicare.
Ciao, ciao, ciao Miki.
Mario
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CORO CEA
Continuano le prove del mitico coro CEA. Tutti i lunedì alle ore 21 ci troviamo con il maestro Castoldi Luciano, a far vibrare all'unisono le nostre corde vocali. Cerchiamo sempre nuovi elementi per incrementare il gruppo. Chiunque voglia provare l'emozione di cantare insieme sarà il benvenuto. CORAGGIOOO!!!!
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ED IL VENERDI' DALLE ORE 21 ALLE ORE 22,30
ANNO 2005 - MARZO - N. 162
REDAZIONE: Ornella, Filippo, Fabrizio, Giancarlo, Mario