Settembre 2002


EDIZIONE STRAORDINARIA!!!

In occasione del

40º  ANNIVERSARIO  C.E.A.

15º  ANNIVERSARIO  A.N.A.

saranno organizzate le seguenti serate:

Sabato 21 SETTEMBRE 2002 – ore 21

presso IL CENTRO OMNICOMPRENSIVO - VIMERCATE

I  CRODAIOLI

di Bepi De Marzi

CORO DI FAMA INTERNAZIONALE, autore del famoso canto «SIGNORE DELLE CIME» 

Ingresso 3.00


Venerdì 27 SETTEMBRE 2002 – ore 21

presso   TEATRO NUOVO – ARCORE

CORO MONTE CAURIOL

Diretto dal Maestro Armando Corso

SERATA DI CANTI TIPICAMENTE ALPINI 

Ingresso 3.00


Da sabato 14 a domenica 22 SETTEMBRE 2002

 presso il teatrino della Villa Borromeo

Mostra fotografica

«Le montagne della fotografia».

ORARI: feriali h 15/ 19, festivi h 11/ 12,30 e 15/ 19

 

La MOSTRA FOTOGRAFICA intitolata «Le montagne della fotografia» ci è stata concessa dal Museo Nazionale della Montagna; si terrà nell’ambito del Settembre Arcorese, in concomitanza del 2002, anno dedicato alla montagna.

DA SABATO 14 A DOMENICA 22, presso il teatrino della Villa Borromeo

Nei giorni 14 – 15 – 16 Settembre 2002 gli alpini ed il CEA, nell’ambito della fiera di Arcore, organizzano, nei pressi della mostra degli animali, un servizio bar e ristoro.

VISITATE LA MOSTRA E VENITE A TROVARCI!!!!!!!!!!!


LE  NOSTRE PROSSIME  GITE

29/09/02 – RIFUGIO ZAMBONI ZAPPA ( 2065 m )

Da Pecetto un facile sentiero porta all’Alpe Pedriola dove è situato il rifugio. Incantevole la vista sulla parete est del Monte Rosa.

Dislivello: 703 metri.  Tempo di percorrenza: in salita 2,30-3  ore, in discesa 2 ore circa. Equipaggiamento: da media montagna. Trasporto: gita che si effettuerà in pullman.

 

20/10/02 – PRANZO SOCIALE

Dopo tanto camminare una gita di riposo per tutti, basta la voglia di stare in ottima compagnia. La località scelta è la città di Mantova, con visita al Palazzo Ducale, e pranzo in un agriturismo.

Difficoltà: dipende dalla capacità dei singoli a tavola, ma il CEA si difende bene!.

 

Raccomandazioni:

Nel percorrere i sentieri di montagna, soprattutto se esposti o impervi, occorre la massima prudenza; utilizzare sempre calzature che fascino bene il piede fin sopra le caviglie e con suola scolpita antisdrucciolo, anche sul bagnato. Per affrontare una gita in montagna, anche se il percorso non presenta difficoltà, è indispensabile una  preparazione fisica adeguata alla lunghezza, al dislivello e alla quota da raggiungere. In montagna il tempo cambia rapidamente, per questo occorre essere sempre adeguatamente attrezzati, con nello zaino capi di abbigliamento che permettano di affrontare cali repentini di temperatura o pioggia improvvisa. Ricordiamoci di rispettare la montagna: non sporchiamo, non disturbiamo gli animali, non roviniamo il verde e rispettiamo il più possibile la quiete.

                                                            BUON DIVERTIMENTO!!!




1962 – 2002 : Il C.E.A. compie 40 anni

Un altro contributo sui "Primi quarant'anni del C.E.A.":  

Ricordare quello che successe 40 anni fa, cioè l’atto di fondazione del C.E.A., per uno che a quell’atto fu partecipe, si corre il rischio di cadere nel solito vizio degli anziani, che vedono tutto nero «l’oggi» e tutto rosa «l’ieri». Mi limiterò quindi a descrivere i fatti salienti fidandomi della memoria e scusandomi a priori per eventuali errori ed omissioni.

Nel 1962, ad Arcore, tranne il Circolo Giovanile ed i bar, non c’era granchè per i giovani, figuriamoci per le ragazze. Da un paio d’anni però, io ed un gruppetto di amici, avevamo già iniziato, con molto «fai da te» e pochissima esperienza, a frequentare le montagne del lecchese, sia per la vicinanza, sia per la comodità d’accesso (treno e pullman), in modo da riempire le domeniche con nuove emozioni. Mi ricordo la prima escursione in Grignetta: salita dallo «Scarettone», discesa dallo stesso percorso, perché (non si sa mai!) era meglio tornare dalla parte dove si era saliti (e chi la conosceva la «Cermenati!»).

Una domenica Giorgio, Biso e Carnevali, facendo la traversata dei «Magnaghi», incontrano per caso Carlo Crippa ed un suo amico. «Perché non ci mettiamo assieme?» è ciò che si domandavano a vicenda. Da quel giorno nasce l’accordo per trovarci e fondare un gruppo unico. Il luogo di ritrovo è il «Bar del ponte (Pepin)». Io faccio parte del gruppo di Giorgio, Biso, Carnevali; a Carlo fanno riferimento Gino, Restelli, Giuseppe B., Renato, Longhi ed anche qualche ragazza. Fin dall’inizio però i due gruppi, che vanno man mano rinforzandosi con nuovi adepti ed adepte (le prime sono la Carla, la Rosanna e la Mini), mostrano una visione un po’ diversa sul come impostare la nascente associazione: troppo «puri» (oggi si chiamerebbero integralisti) gli uni; troppo «moderati» e disponibili ad aprire la società anche a chi cerca soltanto un punto di aggregazione, gli altri.

In ogni modo, fra discussioni, piccole contese e «sfottimenti» vari, lo scopo principale è raggiunto: si fonda il C.E.A. All’unanimità viene eletto presidente Carlo Crippa.

Il nome «Club Escursionisti Arcoresi» viene scelto come via di mezzo, poiché chiamarlo «Club Alpinistico» era troppo ambizioso per gente come noi alle prime armi, «Sci Club», «Club Giovani» o altro, troppo conciliante con le tesi dei «moderati». La sede, per ora, rimane il «Bar del ponte», il magazzino per il materiale (una corda di canapa, due paia di ramponi residuati di guerra, un cordino, una piccozza: il tutto procurato da Giuseppe B. dalla sezione CAI scioltasi della sua azienda) a casa mia.

Quasi immediata è la nascita del giornalino del C.E.A., battezzato «Lo Zaino», stampato con matrice e ciclostile ad alcool, che diventa non solo l’informatore, ma anche la sede di piccole polemiche fra i due gruppi. La prima escursione del C.E.A. è al rifugio Livrio, con traversata della Valle dei Vitelli, nel luglio del 1962; a settembre si va in Val Masino, con pernottamento al rifugio Giannetti ed ascensione al Badile il giorno successivo. Il resto è la cronaca diligentemente curata da Rodolfo Mandelli nel volume edito in occasione del 30º anniversario e la dedizione oltre ogni limite dell’emerito presidente Vitali alla vita del CEA.

In ogni caso, se è vero che la vita comincia a quarant’anni, il Club Escursionisti Arcoresi ne ha ancora di cose da fare!!! 

  Gianantonio


ESSERE GIOVANI

 

Dedicato a quei giovani che, con entusiasmo, hanno iniziato quest’avventura chiamata CEA, che hanno contribuito a mantenerla viva e continuano tutt’ora a sostenerla, restando sempre giovani.

Speriamo di averli vicini per altri 40 anni, «giovani» come lo sono adesso.

La gioventù non è un periodo della vita, è uno stato d’animo: non è una questione di guance rosee, labbra rosse e ginocchia agili, è un fatto di volontà, forza di fantasia, vigore di emozioni, è la freschezza delle sorgenti profonde della vita.

Gioventù significa istintivo dominio del coraggio sulla paura, del desiderio d’avventura sull’amore per gli agi. E spesso se ne trova di più in un uomo di 60 anni che in un giovane di 20. Nessuno invecchia semplicemente perché gli anni passano. Si invecchia quando si tradiscono i propri ideali.

Gli anni possono far venire le rughe alla pelle, ma la rinuncia agli entusiasmi riempie di rughe l’anima.

Le preoccupazioni, la paura, la sfiducia in se stessi fanno mancare il cuore e piombare lo spirito nella polvere. A 60 anni o a 16, c’è sempre nel cuore di ogni essere umano il desiderio di essere meravigliati, l’immancabile infantile curiosità di sapere cosa succederà ancora, e la gioia di partecipare al grande gioco della vita. Al centro del Vostro cuore e del mio cuore c’è una stazione del telegrafo senza fili: finchè riceverà messaggi di bellezza, speranza, gioia, coraggio e forza dagli uomini e dall’Infinito, resterete giovani.

Quando le antenne riceventi sono abbassate, e il Vostro spirito è coperto dalla neve del cinismo e dal ghiaccio del pessimismo, allora siete vecchi, anche a 20 anni, ma finchè le Vostre antenne saranno alzate, per captare le onde dell’ottimismo, c’è speranza che possiate morire giovani a 80 anni.

Samuel Ullman 

(Quando cominciò a scrivere aveva già  superato i 70 anni)


Caro Gesù

Preghiera di Battistino Bonali, letta durante la S. Messa in occasione del 40º.

Lo scritto è stato trovato dopo la morte di Battistino.

«Caro Gesù stammi vicino, guidami nel mio cammino, fa che ogni salita sia una occasione per contemplare e adorare la bellezza della natura, fa che sia un momento di preghiera. Ti prego resta con me in ogni mia scalata, sii Tu il mio AMICO, il mio punto di riferimento, perché senza di Te, Gesù, il mio andare non ha senso. Caro Gesù, ora che sono solo su queste bellissime cime, dove i miei occhi possono vedere TUTTO, aiutami a dimenticare il mondo, l’egoismo, l’odio, la ricerca del denaro, del successo.

Purificami, fa che l’aria che respiro mi riempia di voglia d’amare, fa che il sole che mi illumina mi riscaldi il cuore al punto di sapermi sciogliere quando davanti a me qualcuno mi chiede aiuto. Rendimi LIBERO. Vorrei piangere; commuovermi di fronte a questo spettacolo, urlare di gioia, urlare che GESU» è l’unica salvezza. Ti prego Gesù di aiutarmi a piangere perché so che solo così Tu mi parlerai.»

 


La pagina delle comunicazioni


AAA CERCASI!!!

Quest’ anno i costi di spedizione del giornalino sono aumentati considerevolmente, perciò cerchiamo volontari che siano disposti ad effettuare la distribuzione ad Arcore. Grazie!

INOLTRE POTETE REGISTRARVI PER RICEVERE VIA MAIL LO ZAINO E LE COMUNICAzIONI CEA!

CORO CEA

Continuano le prove del mitico coro CEA. Tutti i lunedì alle ore 21 ci troviamo con il maestro Castoldi Luciano, a far vibrare all'unisono le nostre corde vocali. Cerchiamo sempre nuovi elementi per incrementare il gruppo. Chiunque voglia provare l'emozione di cantare insieme sarà il benvenuto.     CORAGGIOOO!!!!

INFORMAZIONE UTILE

Il “CAMPUS” di Arcore, ai soci CEA che si presentano con la tessera aggiornata del club, pratica uno sconto del 10% sugli acquisti.

 

ATTENZIONE!!!

In caso di necessità, il gruppo CEA è rintracciabile grazie al telefono cellulare. Ecco il numero: 0347/9471002.

 

INOLTRE...

NAVIGA CON IL C.E.A. SU INTERNET

al sito:

www.gxg.it/cea

Dove potrai inoltre registrarti per ricevere via e-mail Lo Zaino e tutte i comuicati del C.E.A.


IN SEDE SONO DISPONIBILI LE MAGLIETTE CON IL SIMBOLO DEL C.E.A., I PILE, I PORTA SKIPASS E GLI STEMMI IN STOFFA DA APPLICARE SU MAGLIETTE, GIACCHE E ZAINI.


IL NUMERO DI TELEFONO DEL C.E.A. E' LO 039-6012956

LA SEDE E' APERTA IL MARTEDI' ED IL VENERDI' DALLE ORE 21 ALLE ORE 22,30


ANNO 2002 - SETTEMBRE - N. 149

REDAZIONE: Ornella, Gianantonio, Mario


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